6 minuti
A cura di Sandra Gottschall (ConPlusUltra)
La responsabilità imprenditoriale sta attraversando un processo di trasformazione impegnativo. Si va dalla tassonomia dell'UE, parte del Green Deal europeo, alle imminenti revisioni della rendicontazione di sostenibilità (stabilite nella CSRD dell'UE) e alla legislazione sulla due diligence in relazione alle catene di fornitura. Una cosa è certa: le aziende svolgono un ruolo chiave nel portare avanti la transizione sostenibile nella nostra società. Devono diventare sempre più trasparenti nei confronti dei loro stakeholder, controllando sé stesse e le loro catene di fornitura in base ai criteri ESG. Alcuni dei metodi, degli standard e dei criteri per la rendicontazione sono ancora in fase di sviluppo, mentre altre sfide come la guerra in Ucraina, le strozzature nelle forniture e i prezzi dell'energia alle stelle costringono le aziende a riposizionamenti strategici consapevoli.
Tuttavia, nonostante le sfide più disparate in relazione alla responsabilità imprenditoriale, un tema resta centrale su tutti: la crisi climatica. Quando si tratta di valutare la più grande responsabilità del nostro tempo, i metodi per valutare e ottimizzare le emissioni di gas serra hanno fatto passi da gigante, tanto che oggi disponiamo di metodi di calcolo validi e dettagliati e di banche dati applicabili a livello internazionale. Ciò significa che in questo processo di trasformazione su larga scala, c'è un parametro stabile su cui le aziende possono basarsi: la loro impronta di carbonio.